Luglio è arrivato qui al Podere Argo con un’altra meravigliosa fioritura della lavanda. E quale migliore occasione allora per parlare di questo magico fiore, del suo olio essenziale e delle sue tantissime proprietà con un’esperta in materia ?
Il post di oggi è di Vera Sganga Naturopata e Aromaterapeuta che ho avuto la fortuna di conoscere virtualmente nel gruppo Facebook di Roberta Zanetti Donne in Meditazione. Ho spedito a Vera il mio olio essenziale di lavanda officinale biologico e l’idrolato di lavanda bio per farglieli provare e le ho chiesto di scrivere un articolo che spiegasse le proprietà e gli usi della lavanda e del suo olio essenziale.
Ora lascio la parola a lei:
Cosa si nasconde dietro le spighe in fiore della lavanda? Microgocce di sostanze aromatiche e volatili dolcemente profumate e ricche di proprietà. Parliamo dell’o.e. di lavanda che è forse uno degli oli essenziali più conosciuto e utilizzato. Il suo nome deriva dal latino, lavare, e sia i romani che i greci avevano l’abitudine di profumare l’acqua che usavano per le loro abluzioni, con i fiori di questa pianta. Le madri e le nonne usavano dare spighe di lavanda alle giovani spose perchè le mettessero tra la biancheria come protezione
Esistono diverse specie di Lavanda dalle quali si ottengono, per distillazione in corrente di vapore, oli essenziali in alcuni casi molto diversi tra loro. La Lavandula angustifolia (officinalis) conosciuta anche come Lavanda vera, la Lavandula Hybrida (c.d. Lavandino) e la Lavandula latifolia (Lavanda spica).
Dalla Lavandula Hybrida (c.d. lavandino) si ottiene un olio essenziale utilizzato principalmente in profumeria. La sua composizione chimica è differente da quella della lavanda vera in quanto ha una componente più alta di chetoni che lo rendono non adatto ai bambini piccoli, alle donne in gravidanza e ai soggetti con crisi epilettiche. Da un punto di vista delle proprietà ha un minor effetto antinfiammatorio rispetto alla lavanda vera.
Dalla Lavandula Latifolia (Lavanda spica) si ottiene un olio essenziale con una percentuale ancora più alta di chetoni, in particolare la canfora, che lo rende più adatto all’apparato muscolo scheletrico. Da evitare assolutamente in gravidanza, allattamento e nei bambini fino ai 6 anni di età.
L’o.e. di Lavanda vera è quello più delicato e maneggevole. E’ un o.e. che ha al suo interno numerose famiglie chimiche che lo rendono molto poliedrico nelle sue proprietà. La percentuale di composti potenzialmente pericolosi, come i chetoni, è bassissima, non supera l’1% mentre è molto alta la presenza di alcoli ed esteri che ne fanno un composto rilassante e armonizzante.
L’o.e. di Lavanda vera, in piccole quantità, può essere utilizzato puro sulla pelle e può essere adoperato fin dai primi mesi di vita per lenire le irritazioni da pannolino, per aiutare il neonato a rilassarsi e dormire e per attenuare le coliche addominali.
Ha proprietà antinfiammatorie, antispasmodiche e lievemente analgesiche. E’ ottimo per contrastare la pressione alta, l’irritazione e gli stati ansiosi. Va benissimo in caso di scottature e bruciature e per le punture di insetti. Aggiunto all’oleolito di iperico è un ottimo doposole utile anche in caso di eritema. Placa il prurito e le irritazioni della pelle. Agisce molto bene su stomaco e intestino e stimola l’attività del fegato e la produzione di bile.
E’ un balsamo prezioso per la nostra anima quando ci sentiamo tristi e soli. Porta armonia e può essere utilizzato quando le emozioni prendono il sopravvento. Lava via i problemi e riduce i conflitti. E’ un ottimo rimedio per rabbia e frustrazione, riduce il senso di insicurezza e ci porta ad esprimere i nostri sentimenti. Agisce per attenuare la paura del rifiuto e aiuta ad esprimere liberamente il proprio Sè. Porta un profondo messaggio di guarigione. Possiamo considerarlo come la fata blu sempre pronta a tendere una mano per aiutarci e sostenerci.
L’o.e. di lavanda angustifolia distillato dalla Lavanda coltivata da Beatrice, è rotondo, morbido, delicato ma nello stesso tempo intenso. Aprire la boccetta ti fa immediatamente immergere in un campo di Lavanda e ti trasmette un senso di benessere, di pace e di armonia. Ho utilizzato l’idrolato di Lavanda su un’irritazione molto fastidiosa ad una palpebra e nel giro di un paio di giorni è scomparsa. Non si può non tenere in casa questo prezioso dono della natura soprattutto quando è coltivato con amore!
Vera Sganga è Naturopata e Aromaterapeuta, docente presso la scuola di Naturopatia SIMO di Milano e autrice del libro Guida pratica all’aromaterapia, Ed. Enea. La sua pagina Facebook è I Sentieri della Natura. Vera riceve presso il centro terapie della scuola SIMO a Milano e la puoi contattare al suo indirizzo email verasganga@gmail.com.