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ORGANIC LAVENDER FARM AND AGRITURISMO IN MAREMMA TUSCANY

La raccolta e la distillazione della nostra lavanda biologica 2016

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E’ già settembre e sta per concludersi un’estate unica, indimenticabile e incredibilmente emozionante.

Un’estate che ha avuto una protagonista indiscussa, la nostra lavanda biologica e i suoi tantissimi adottatori (non mi piace questo termine, ma per ora non ne ho trovati di migliori).

Ho impresso negli occhi le tante persone che sono passate di qui a vedere con i  i propri occhi e a toccare con mano la loro amata lavanda, è stato bellissimo conoscerli di persona e potere trascorrere del tempo insieme.

E’ stata anche un’estate più intensa del solito, con molto lavoro da fare e organizzare, talmente tanto che fino ad ora non ero riuscita a raccontarvi la storia travagliata della raccolta e della distillazione della nostra lavanda biologica a luglio.

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Era per la precisione il 26 di luglio quando abbiamo iniziato a tagliare la lavanda per la distillazione, un altro taglio l’avevo già fatto all’inizio della fioritura per essiccare la lavanda ad uso alimentare, mi sembra sia già passato un secolo.

 

Ciò che ricordo più chiaramente di quel giorno è il caldo torrido e il grande coraggio che ci è voluto per uscire di casa alle 3 di pomeriggio sotto un sole alto e splendente con i falcetti in mano e i sacconi, pieni di entusiasmo ed emozione. Questo è infatti un anno speciale, dopo “Adotta una lavanda bio” sentivo che non ero sola, attorno a me aleggiavano l’energia e la forza di tutte le persone che hanno creduto nel mio sogno e che hanno deciso di aderire all’iniziativa.

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Nonostante il nostro impegno e la buona volontà, dopo qualche ora il cielo ha iniziato ad annuvolarsi e dopo poco ha iniziato a piovere. Abbiamo dovuto quindi abbandonare il campo e mettere al riparo i sacconi già riempiti di fiori, perché quando si distilla la lavanda deve essere completamente asciutta.

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Per tutto il pomeriggio ha continuato a piovere e noi abbiamo dovuto smettere di raccogliere la lavanda, sconvolgendo completamente i nostri programmi. La distillazione era infatti programmata per il mattino seguente.

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Io ero con il morale a terra, non mi era mai successo da quando coltivo la lavanda di dover interrompere la raccolta per una pioggia improvvisa e inaspettata, il laboratorio della distillazione avrebbe chiuso per ferie dopo pochi giorni e i tempi erano davvero stretti. Ce l’avremmo fatta a raccoglierla tutto ?

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Il mattino seguente abbiamo aspettato che il sole fosse bello alto in cielo e che la lavanda si fosse completamente asciugata e solo allora abbiamo ripreso a falciarla. Ma ancora una volta nel primo pomeriggio, proprio quando mancavano ormai solo poche piante da tagliare, ha riniziato a piovere e questa volta si trattava di un vero e proprio diluvio.

Un’altra corsa con i sacconi pieni zeppi di lavanda da mettere al riparo sotto una tettoia che però dopo pochi minuti era anch’essa  allagata. Con il morale a terra abbiamo allora caricato i sacconi sulla macchina e abbiamo fatto il primo viaggio verso la distilleria.

Il 28 luglio alle 8 di mattina sono partita con un altro carico di lavanda verso il laboratorio di distillazione, triste e molto dispiaciuta per aver dovuto lasciare, a causa della pioggia, alcune piante ancora da tagliare. Temevo anche che quella che avevamo raccolto fosse poca e che la resa sarebbe stata scarsa. Come avrei potuto soddisfare i tantissimi adottatori ?

Niente di più sbagliato.

Arrivata a destinazione, dopo circa un’ora di macchina, con l’aiuto dell’addetto del laboratorio di distillazione abbiamo svuotato i sacconi e abbiamo iniziato a versare la nostra lavanda nell’apposito contenitore per la distillazione, solo allora mi sono resa conto che la lavanda era invece tantissima, molto oltre i 250 kg, il massimo della capienza del distillatore. Talmente tanta che sono stata costretta a riportarne un po’ a casa perché non c’era più spazio.

Con un montacarichi la lavanda è stata allora trasportata dentro al distillatore, mentre la guardavo scorrere davanti ai miei occhi tenevo le dita incrociate e pregavo tutti i santi del paradiso, perché nonostante la grande quantità di fiori la distillazione è sempre un terno al lotto, la resa di questo meraviglioso fiore non è prevedibile in alcun modo. Sarebbe stata una buona annata ?

Dopo aver chiuso ermeticamente il distillatore la distillazione è ufficialmente partita, e con essa il vapore. Io sapevo che nel giro di pochi minuti mi sarei giocata un anno di duro lavoro, di progetti, di speranze, e di sogni.

Dal piccolo oblò posto sopra il distillatore vedevo il vapore acqueo diffondersi e a poco a poco avvolgere completamente le spighe di lavanda.

All’interno del laboratorio intanto attendevo con impazienza la fuoriuscita dell’olio essenziale di lavanda e dell’idrolato di lavanda, acqua distillata con tracce di olio essenziale di lavanda.

Dopo circa 15 minuti avvolti nel vapore e in un profumo intensissimo che avvolgeva tutto l’ambiente, la distillazione è terminata. Con l’apposito rubinetto abbiamo iniziato a riempire le bottiglie di vetro scuro che avevo portato. Finalmente avrei scoperto quanto olio essenziale di lavanda avevamo prodotto quest’anno.

Ora posso dirvi con immensa gioia che nonostante la pioggia, nonostante lo sconforto, nonostante l’arrabbiatura, nonostante la lavanda lasciata lì nel campo la distillazione di quest’anno è stato un grande successo !! Dai 3 litri e mezzo dell’anno scorso quest’anno la nostra lavanda ha prodotto 5 litri e 200 ml di purissimo e biologico al 100% olio essenziale di lavanda e
45 litri di idrolato di lavanda.

Mentre vedevo riempirsi lentamente le bottiglie di vetro di olio essenziale il cuore mi batteva forte e la mia gioia aumentava sempre più.

Il lavoro, l’impegno e la fatica di un anno intero stavano prendendo forma in un meraviglioso e profumatissimo olio essenziale di lavanda biologico.

 

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2 risposte

  1. SONO CARLO E VOLEVO SAPERE 16000 PIANTINE DI LAVANDA OFFICINALIS ANGUSTIFOLIA VERA QUANTO OLIO ESSENZIALE POSSONO PRODURRE ALL’ANNO? E QUANTO PRODOTTO SECCO ALL’ANNO? GRAZIE SALUTI CARLO

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