Dopo avervi parlato de Le Meraviglie al cinema, oggi vi mostro le meraviglie che stanno nascendo, crescendo e fruttificando nel nostro nuovo orto sinergico.
Ve li ricordate i bancali su cui ad aprile primeggiava il colore giallo paglierino della paglia ? Ora si sono tinti di verde, colmi di piante e fiori, aiutati anche dalle abbondanti piogge di maggio.
Abbiamo già avuto modo di assaggiare ogni varietà d’insalata, la rucola selvatica con cui ho preparato uno squisito pesto, le bieta, gli spinaci, i ravanelli e solo qualche fragola, la maggior parte se le sono mangiate le lumache 🙁
Le mie aspettative sono state confermate, le verdure cresciute in un orto sinergico hanno un sapore più intenso, più forte, più selvatico e più buone di quelle di un orto tradizionale.
Insieme alla crescita rigogliosa delle verdure, la pioggia ha fatto crescere anche molte erbacce, ogni giorno quindi dedico un po’ del mio tempo alla pulizia di porzioni di bancali. Ripulire dalle erbacce un orto sinergico è molto diverso dalla stessa operazione fatta in un orto tradizionale. Qui si tratta di un’operazione quasi da chirurghi, bisogna andare a strappare con le mani le erbacce che crescono in mezzo alla folta paglia. Per me è diventata come una terapia, l’ortoterapia appunto, quando ho la testa confusa e ho bisogno di fare chiarezza nella mia testa, o devo prendere qualche decisione, invece di stare lì a pensare e ripensare vado nell’orto e mi metto a fare. Metto in moto le mani, e mentre ripeto per innumerevoli volte lo stesso gesto, strappare via le erbacce appunto, oltre a ripulire il mio orto riesco anche a ripulire i miei pensieri e la mia testa, togliere tutto il superfluo, l’inutile, e arrivare all’essenziale e a fare chiarezza. Come si dice, ottengo due piccioni con una fava.
Ma ad essere proprio sinceri io nell’orto non vado solo a lavorare, vado anche solo per il piacere dei miei occhi, per godere di tanta abbondanza di frutti e di fiori. Ci vado perché è un ambiente vivo, in cui si sente forte la vita pulsare; in mezzo ai fili di paglia è tutto uno scorrere di animali e d’insetti indaffarati.
Contrariamente ad un orto tradizionale, dove si sente forte la mano dell’uomo e la sua voglia di “razionalizzare”, di mettere in riga le piante, qui vige un apparente caos. E in questo miscuglio disordinato di verdure, fiori, piante aromatiche, dove l’azione dell’uomo è davvero minima, la natura ha la possibilità di esprimersi al meglio e di regalare sapori genuini e forti.
In un orto sinergico, come ho già detto, non si è mai soli, girando tra i bancali si fanno incontri meravigliosi.
Rospi, ranocchie, api e splendide farfalle, attirati sicuramente dalla presenza di due laghetti al centro delle due spirali, e dalla pace e dalla tranquillità che si respira qui, mi fanno compagnia e riescono sempre a strapparmi un sorriso.
Più passa il tempo e più mi rendo conto di quanto sia stata geniale l’intuizione di Emilia Hazelip di creare un orto sinergico, e più sono felice di essere riuscita a realizzarne uno 🙂
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8 risposte
Sono fiera ed orgogliosa di te e delle Meraviglie del tuo Orto Sinergico!
<3 <3
E io sono fiera e orgogliosa di avere un’amica come te. Grazie Cecilia, di <3 <3 <3
wooaawww!!!!
complimenti,
una meraviglia di Orto..
Che la natura vi protegga!!!
Grazie !!!
Buongiorno, sono anche io una amante dell’orto sinergico. Dall’anno scorso ho iniziato questo appassionante percorso, e devo dire che fin da subito ho avuto grandi soddisfazioni, io avevo esperienza sulla cultura biologica , perciò da molti anni la mia famiglia è abituata a mangiare verdura sana, ma con l’orto sinenergico . è tutta un’altra meravigliosa storia . Non ho avuto grande successo con l’orto invernale, non so se ho sbagliato nella scelta delle piantine, oppure è dovuto alla siccità , o alle basse temperature (io vivo in Toscana) Comunque ora il mio orto e già rigoglioso, i miei nipotini mangiano tutti i giorni cestini di fragole saporitissime, tutto sta crescendo meravigliosamente. Purtroppo l’erbaccia è il mio grande problema (penso di tutti) e grande fatica. Tu di dove sei?
Buongiorno Donatella,
piacere di conoscerti ! Sono proprio felice che anche tu abbia adottato questo sistema di coltivazione. Anche la mia azienda è a conduzione biologica, sono certificata da Bioagricert, e anche io penso che l’agricoltura sinergica è ancora meglio di quella bio, e le verdure hanno un sapore intenso, selvatico !! Io vivo in provicia di Grosseto ed anche io non ho avuto un buon raccolto in inverno. Un caro saluto e in bocca al lupo, Beatrice