E’ Primavera, svegliatevi bambine
alle cascine messer aprile fa il rubacuor…..
Questa canzone me la cantava sempre mio nonno paterno, nato a Firenze ma trapiantato a MIlano, con il suo accento fiorentino ancora intatto, quando ero piccola.
Una canzone che spesso mi ritorna in mente a Primavera, mentre lavoro nel giardino e che mi ritrovo a canticchiare, da sola, alle piante che ho intorno.
Messer Aprile, ma a dire il vero anche marzo, qui in Maremma ha davvero risvegliato tutte le piante dormienti il lungo sonno dell’inverno.
Secondo voi le piante dormono ? E soprattutto sognano ? Mentre le vediamo immobili e inerti, durante la stagione fredda, secondo me stanno sognando di future fioriture colorate e profumate.
E in Primavera, quando si risvegliano, ogni giorno ci sorprendono con una nuova esplosione di colore.
Primo fra tutti il nostro susino goccia d’oro che avevo piantato poco dopo esserci trasferiti qui.
Quando poi arriva il turno dei ciliegi allora il nostro podere si tinge di bianco. Ne abbiamo tantissimi, domestici e selvatici da legno, di varietà diverse che fioriscono a scalare.
Si risvegliano anche le piantine, ed i fiori iniziano a sbocciare. Come le calendule e gli anemoni de caen.
A risvegliarsi non sono solo le piante, ma la natura tutta, gli insetti e gli animali selvatici anche loro sono più vispi e attivi, felici della fine dell’inverno.
Un’ape su un biancospino bottina (raccoglie) cibo prezioso per nutrire le nuove larve deposte dall’ape regina.
Anche le nostre galline, passato il freddo, depongono più uova.
Ma sono le rondini quelle che tagliano davvero il nastro di partenza e danno il via alla Primavera. Quando qualche giorno fa le ho sentite per la prima volta svolazzare e vociare intorno al podere, il cuore mi si è riempito di gioia e avrei voluto dargli il benvenuto, salutarle, ma loro erano troppo prese nei loro volteggi e nei loro giochi. Sono riuscita a fotografare solo questa in un raro momento di pausa su un filo.
Sono ritornate anche le upupe, altre nostre fedeli compagne della stagione calda. Ogni mattina poi, dalla mia finestra del bagno, assisto a spettacoli meravigliosi che purtroppo non riesco mai a fotografare, un giorno un branco di caprioli che gioca nel campo davanti, un altro una lepre che sbuca da un cespuglio e salta contenta, e poi gruppi di fagiani che pascolano tranquilli nei prati.
Anche noi umani ci risvegliamo in questo periodo, no ? A parte il trauma del cambio d’ora lo scorso fine settimana e la conseguente perdita di una preziosa ora di sonno da cui mi devo ancora riprendere, sommata al fatto che ho lavorato durante tutto il fine settimana. Con l’arrivo della primavera viene più voglia di uscire, di stare all’aperto, di fare lunghe passeggiate a piedi o in bicicletta.
Io personalmente in primavera vengo colpita da una febbre da seme acuta. Seminerei e trapianterei qualsiasi cosa e ovunque, tanto che quando entro in un negozio di giardinaggio o dove ci sono semi nei paraggi devo fare una grande opera di autocontrollo e ripetere a me stessa, più volte, che ho già tutti i semi di cui ho bisogno.
A parte i vari semenzai per l’orto, il mio campo di lavoro e di sperimentazione preferito è una vecchia botte, che è ormai diventata la mia piccola nursery dove faccio esperimenti con talee di piante e di rose e dove provo a seminare noccioli di frutti di ogni tipo.
Questo è anche il posto dove custodisco gelosamente due piantine molto speciali, quelle di pesco della vigna che avevo seminato due inverni fa. Ve le ricordate ?
Guardate quanto sono cresciute 🙂
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….E’ primaveraaaaaa…….. <3 <3 <3
….e noi siamo tanto felici <3 <3 <3
Qui le rondini ancora non sono arrivate, ma le aspettiamo da un giorno all’altro! Presto farò anche io un post sui risvegli, meravigliosi, abbaglianti!!!
Un abbraccio
Francesca
P.S. Ho comprato i semi di borragine e proverò a metterla nell’orto. Magari qualche seme lo sparpaglio sul prato!!!
Grazie Francesca, allora aspetto di vedere la tua primavera !! Vedrai come si moltiplicherà la borragine e che bella che è. Un abbraccio e a presto, Beatrice