Un paio di settimane fa è venuto il fratello di Ivaldo, esperto innestino, ad innestare le nostre piante selvatiche da frutto, prugni e ciliegi.
L’innesto è una tecnica di riproduzione per cambiare le caratteristiche di una pianta, unendo insieme due parti diverse di pianta, il portainnesto e la marza, si ottiene un unico individuo diverso. Si può così trasformare una pianta selvatica in albero da frutto.
Una tecnica che io conoscevo in forma solo teorica, e che non avevo mai visto fare praticamente. Questa è stata quindi per me una buona occasione per vedere con i miei occhi, passo passo come si fa, e per impararla.
Gli innesti si eseguono in luna calante e se non si ha la possibilità di effettuarli in luna calante bisogna innestare durante la stessa fase lunare in cui si sono prelevate le marze. Queste, riunite in mazzi e avvolte da un telo di plastica nero, vanno conservate al buio in una cantina o altro luogo freddo, possibilmente coperte con sabbia in modo da mantenere un’umidità costante. Un’altra possibilità è quella di prelevare le marze il giorno stesso del loro innesto, ciò che abbiamo fatto noi.
Esistono vari tipi d’innesto, il nostro esperto innestino per le nostre piante ne ha usato solo due tipi: l’innesto a corona e l’innesto a spacco.
La prima cosa da fare se volete innestare un albero da frutto è quello di procurarvi le marze, cioè le porzioni di rami prelevate dalla varietà di albero che volete riprodurre. E’ molto importante tagliare le marze da piante sane e già in produzione, i rami da prelevare sono quelli di un anno e possibilmente quelli che si trovano nella parte esterna della chioma con due o tre gemme. I rami devono essere ben lignificati ma non troppo grossi.
Noi abbiamo preso le marze di diverse varietà di ciliegi e di prugni, così da avere frutti di varietà diverse e che fruttificano in periodi diversi.
Per innestare gli alberi da frutto oltre alle marze avrete poi bisogno di alcuni attrezzi indispensabili:
-Coltello per innesti.
– Seghetto
– Coltello
– Nastro isolante nero o filo in gomma da giardinaggio.
Innesto a spacco
L’innesto a spacco è un tipo d’innesto che si esegue maggiormente dalla metà di febbraio al 20 marzo, perché è un periodo in cui il cambio produce legno e corteccia è scorre molta linfa nei vasi.
Questa tecnica d’innesto consiste nel tagliare il nostro portainnesto a circa un metro di altezza da terra e nel fare uno spacco sul tronco, come vedete nella foto in basso. Per evitare che il tronco della nostra pianta portainnesto si spaccasse, dato che era molto piccolo, abbiamo legato una corda attorno alla sua circonferenza.
Si prendono le marze prelevate già da una settimana o il giorno stesso, e gli si fa la punta o da tutte e due i lati o da un lato solo.
Dopo avere affilato le marze con l’apposito coltello da innesto, si infilano dentro al tronco. Per fare ciò ci si può aiutare con un perno, ricavato da un ramo, come vedete qui in basso.
– A questo punto bisogna fare molta attenzione che la corteccia della marza e del portainnesto combacino perfettamente. Come mi ha ripetuto più volte il nostro esperto innestino, il segreto di un buon innesto è che la corteccia della marza e quella del portainnesto combacino perfettamente; e ancora di più devono combaciare i cambi, cioè il terzo strato interno del tronco che si trova dopo la corteccia e il libro.
– Per proteggere e coprire la parte di tronco spaccata, vi abbiamo applicato sopra un piccolo pezzo di corteccia.
– Abbiamo legato con del filo di gomma, ma si può anche usare del nastro isolante, la base del nostro innesto per tenerla unita.
E per finire l’abbiamo cosparsa tutta con il mastice per innesti.
Innesto a Corona
L’innesto a corona ha lo stesso periodo di esecuzione e lo stesso mo-do di prelievo delle marze dell’innesto a spacco. Si esegue tagliando le marze a circa 10 cm con 4 gemme. E’ un tipo d’innesto che richiede meno precisione di quello a spacco e si esegue sempre dalla metà di febbraio passata fino al 20 marzo.
– Bisogna tagliare la pianta portainnesto e fare un taglio verticale lungo la corteccia.
– Si stacca leggermente e delicatamente la corteccia dal legno senza danneggiare la zona cambiale e si inseriscono le marze precedentemente affilate e scortecciate su un unico lato.
–Bisogna fare coincidere il lato scortecciato della marza con il cambio del portainnesto.
-Si lega il tronco, alla base dell’innesto con del filo da giardinaggio o con del nastro isolante.
Si cosparge il tutto con del mastice da innesto.
Una volta finito di innestare non resta altro da fare che aspettare e pregare che le marze “prendano” e che l’innesto abbia successo. Bisogna anche sperare che non ci sia una gelata tardiva, e qui dove abitiamo noi è ancora possibile, che faccia seccare le marze appena innestate.
Così abbiamo fatto noi, abbiamo aspettato, pregato e pazientato per parecchi giorni fino a ieri, quando curiosando per il giardino guardate cosa ho trovato, delle belle marze piene di boccioli pronti a sbocciare e fiorire.
Evviva tutte le nostre marze hanno preso !!
Un grazie di cuore e tanti complimenti al nostro bravo innestino 🙂
Iscriviti alla Newsletter e ricevi subito un BUONO SCONTO del 15% sul tuo primo acquisto nello shop, due Ebook a tema lavanda e materiale utile su proprietà ed usi dei prodotti.
[mc4wp_form id=”13964″]
6 risposte
Bravi, bel lavoro d’innesto!
Tutti parlano di marze prelevate settimane prima e frigoconservate, mentre voi parlate di marze appena prelevate, e mi piace molto!
Sono un po’fuori tempo ma vorrei prelevare marze di albicocco e ciliegio ora e innestarle subito su mandorlo. C’è probabilità di attecchimento? Siamo in Puglia.
Ciao Elisa, si quel giorno le marze erano state prelevate il giorno prima e hanno quasi tutte attecchito. Non so risponderti perché non sono così esperta, mi dispiace. Vale però sempre il detto “tentar non nuoce, no ?” In bocca al lupo, bellissima la Puglia. Beatrice
Buon giorno.
Non ho nessuna esperienza di innesti ed ecco perchè chiedo a lei se, innestando delle marze di albicocco o pesco in un susino, rischio, nel caso che l’innesto vada a buon fine, di veder seccare il susino originario. Non sarebbe meglio aver susine e albicocche nella stessa pianta? Nell’attesa di un cortese riscontro, porgo distinti saluti.
Graziano Ledda – Nuoro
Vorrei fare innesto a spacco limone su tronco arancio amaro , tronco diametro cm. 15 che altezza posso tagliarlo grazie
Buongiorno, mi dispiace non posso aiutarti, non sono così tanto esperta in innesto.