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#Kaizen2014: fare decluttering mentale con le morning pages

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Quest’anno ho deciso di cambiare, in meglio, e come vi ho già detto qui, le parole d’ordine del mio 2014 sono: fare spazio, fare ordine e solo cose belle.

E’ passato ormai più di un mese da quando ho messo per iscritto e dichiarato i miei obiettivi, e per il momento posso ritenermi soddisfatta, ogni giorno mi sono impegnata nel fare un piccolo passo in avanti, a volte anche minuscolo, ma l’importante è farlo quel passo, verso ciò che voglio diventare.

Dopo avere manifestato i miei obiettivi con la Visual Board e la bambola Daruma, ho deciso di iniziare un drastico decluttering dentro casa e fuori in giardino, individuando ogni giorno un’area critica e liberandola di tutte le cose inutili, che ho accumulato negli anni, per fare spazio, fare ordine e così lasciare il posto a nuove energie.

Ho quattro scatole sempre a portata di mano dove raccolgo: le cose da buttare, quelle da regalare, quelle da donare alla Caritas e quelle da portare al mercatino dell’usato. Mentre divido, butto, carico in macchina sacchi stracolmi di cose, mi chiedo come facesse la mia casa a contenere tutti questi oggetti, quanto tempo ci volesse per gestirle, pulirle, organizzarle e quanto spazio, tempo ed energia mi toglievano. Che soddisfazione allora sbarazzarsene, che senso di leggerezza e di libertà.

E’ solo l’inizio, c’è ancora tantissimo lavoro da fare, il cammino è ancora lungo, perché mi rendo conto che ci sono alcune cose, per esempio i libri, a cui sono particolarmente legata e che faccio fatica a lasciare andare, anche se ormai inutilizzati da anni.

Oltre al decluttering materiale c’è un altro tipo di decluttering che ho dichiarato di voler fare, un decluttering molto più difficile da attuare, perché le cose da eliminare sono invisibili, intangibili e più subdole, il decluttering mentale. Vorrei cioè riuscire ad eliminare dalla mia testa quei pensieri negativi, castranti e paralizzanti che mi bloccano, che mi tengono lontana dai miei sogni, dalle mie aspirazioni e dai miei obiettivi. Quelle barriere invisibili e quindi molto più difficili da abbattere che mi sono autocostruita negli anni,  quei muri alti che sembrano quasi insormontabili e che mi tengono rinchiusa in una prigione mentale.

Ma come è facciamo a buttare simbolicamente nel cassonetto questi nostri pensieri negativi ?

Uno strumento molto efficace per fare decluttering mentale, che ho già sperimentato in passato e che ho deciso di riniziare ad usare, sono le morning pages (pagine mattutinedi cui parla Julia Cameron ne La Via dell’Artista. Come ascoltare e far crescere l’artista che è in noi. 

Le morning pages sono semplicemente tre pagine da scrivere a mano, di mattina appena svegliati, ogni singolo giorno.  Basta mettere la sveglia un quarto d’ora prima, alzarsi, prendere una penna in mano e iniziare a scrivere la prima cosa che ci passa per la testa, anche la più stupida, e poi continuare così, per almeno tre pagine. Non esiste un modo giusto o sbagliato di scrivere le morning pages, l’importante è scriverle. Perché scriverle significa mettere giù, nero su bianco, le preoccupazioni, le lamentele, la rabbia, le paure, le frustrazioni, le insoddisfazioni, i pensieri negativi che affollano la nostra mente. Le morning  pages, sono uno mezzo efficace per manifestare tutto ciò che ci disturba, distrae e che ci toglie l’energia di cui avremmo bisogno per realizzare i nostri obiettivi.  In queste tre pagine possiamo dare libero sfogo a tutte quelle cose che stanno tra di noi e la nostra creatività, ai pensieri che lavorano nel nostro subconscio, che ci limitano durante il giorno e che non ci permettono di realizzare i nostri sogni.

Scrivere le morning pages è un esercizio di pulizia mentale e di consapevolezza, è come se prendessimo un panno e spolverassimo la nostra mente, i suoi angoli più bui e polverosi. Mettere sul foglio, ogni mattina, i nostri pensieri più cupi e negativi, è come gettarli metaforicamente dentro al cassonetto. Facendo così, giorno dopo giorno, avremo la mente più libera, chiara e leggera per esprimere appieno tutte la nostra creatività e potenzialità.

Le morning pages sono solo nostre, personali e private, nessuno deve leggerle e neanche noi dovremmo rileggerle. Io dopo che le ho scritte le brucio e mentre lo faccio provo un senso di liberazione e di leggerezza e tanta energia positiva per iniziare al meglio la mia giornata.

Allora che ne dite, iniziate anche voi a scrivere le vostre morning pages ?

12 risposte

    1. Sicuramente c’è il resto del giorno con le sue pieghe, ma se lo inizi liberandoti la mente appena sveglia queste pieghe le affronti in modo diverso. Non ho detto che le morning pages sono una bacchetta magica che per magia elimina tutto, sono un esercizio quotidiano e faticoso, proprio come quello fisico, che richiede tempo e molto allenamento prima di vedere dei risultati. .

  1. sono d’accordo con te..liberare la casa dalle cose…tu pensa che invece io sto riempiendola nuovamente con tutti i props..e oggetti per le foto…ma mi fanno felice…e me ne frego…mi aprono la mente…e pensare positivo aiuta sempre….io mi sveglio e penso a quello che mi fa stare bene….aiuta tanto!!! scrivere mi fa fatica….anche se per il mio blog scrivo soltanto al mattino…è il momento dove la mente è più produttiva…aperta…creativa…

    1. Sì scrivere è fatica, soprattutto se si parla di cose negative, cose che non fa molto piacere vedere scritto nero su bianco su un foglio, ma se si ha la costanza e la forza di farlo tutti i giorni, i risultati si vedono 🙂

  2. Ottimi consigli Beatrice e mi piace l’idea di scrivere al mattino tutto i miei compianti per avere la mente più libera dopo lo sfogo. È bellissimo pensare di poter avere un sacco di possibilità ed energia per fare quello che vogliamo avendo una mente più libera e aperta al nuovo.
    Ti abbraccio

  3. Questo post è quasi identico a quello che scrissi qualche anno fa sul mio vecchio blog. Pulizia delle cose, dei pensieri e anche delle persone. Per me quest’ultimo è stato, ed è, il più difficile. Liberarsi delle persone che ti assorbono forza ed energia può essere estremamente difficoltoso. Naturalmente non si tratta di una eliminazione vera e propria (OVVIAMENTE!!!) ma di riuscire a far si che non possano più farci del male o portarci via la nostra forza. Se queste persone non sono di famiglia, basta soltanto allontanarle e cercare di evitarle, ma se sono familiari (nel mio caso è così) è molto più difficile!
    Per le cose è stato facile, soprattutto se pensi che in 15 anni ho fatto 7 traslochi! Ogni volta era un decluttering sempre più drastico. Fa bene, libera, fa respirare più liberamente!
    Un abbraccio
    Francesca

    1. E’ vero, anche fare decluttering di persone negative è importante e molto difficoltoso. Ma forse alla fine non c’è neanche bisogno di farlo se cambiamo noi, se impariamo a mettere dei limiti e non farci più ferire e togliere energia. Tutto parte da noi, siamo noi che possiamo cambiare noi stessi, in meglio, non gli altri. Un abbraccio, Beatrice

    1. Ciao,
      Le tre pagine le devi scrivere di getto, senza fermarti a pensare cosa scrivere, ma scrivere la prima cosa che ti viene in mente. Basta davvero poco tempo, altrimenti si metti la sveglia prima 🙂

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