Questa è la storia d’amore tra un cartone del latte e un libro francese di traduzione letteraria, nata su un piano affollato di pentole e stoviglie in una cucina di un podere della campagna maremmana.
Il cartone del latte se ne stava lì solo, in piedi, in un angolo della stanza, senza sapere bene né perché né per come si trovasse lì. Era ormai vuoto, consumato, si chiedeva come mai non l’avessero ancora gettato nel secchio della spazzatura. Dal suo angolo osservava la vita che gli scorreva intorno, a volte frenetica, altre sorprendentemente silenziosa e quieta. Tante persone passavano di lì, consumavano, mangiavano e poi sparivano.
Un giorno vide avvicinarsi una ragazzina, che lui sentì chiamare Viola, che all’improvviso e senza nemmeno avvisarlo gli abbassò e rigirò una parte del corpo.
Il cartone si sentì strano, diverso e anche un po’ nudo, non sapeva cosa gli volessero fare, cosa gli sarebbe accaduto, “perché non mi buttano nel secchio, così smetto di patire ?” ripeteva tra sé e sé nella sua nuova e scomoda forma.
Passavano i giorni e nulla accadeva, il cartone si sentiva osservato, sentiva che le persone di quella casa parlavano di lui, discutevano sulla sua sorte, su cosa sarebbe diventato. Finché un giorno vide una mano, munita di taglierino, avvicinarsi e affondare la lama sul suo cartone. Un dolore lancinante gli attraversò tutto il corpo, gli avevano tranciato un pezzo; il cartone di latte svenne e si accasciò sulla prima cosa che trovò, un libro, anche lui vecchio e malandato, che si trovava lì vicino. Era lì da alcuni giorni, ma lui non l’aveva mai notato.
Tra un lamento e un sospiro di dolore buttò gli occhi sulla pagina contro cui poggiava e lesse parole che non aveva mai udito, suoni a lui sconosciuti. Ne venne rapito, si dimenticò di tutte le preoccupazioni, dello strappo violento che aveva da poco subito, non riusciva più a staccare i suoi occhi da quella lunga catena di suoni dolci e armoniosi. Era nato un amore, tra un cartone di latte maremmano e un libro francese sulla traduzione letteraria.
Dopo qualche giorno, sul fare della sera, quando in quella casa era calata la tranquillità e il silenzio, una mano cominciò a rivestire il cartone con strati di pagine dell’amato libro, tagliate a strisce, e stese con un pennello imbevuto di una miscela d’acqua e colla vinilica. Il cartone si sentiva felice, pensava che da quel momento in poi, lui e il libro avrebbero vissuto sempre insieme, l’uno incollato all’altro.
Una volta rivestito con un bello strato di pagine, vennero messi insieme ad asciugare al tepore di una stufa a legna. Gli occhi del cartone del latte brillavano di gioia, al pensiero che avrebbe potuto continuare a leggere fino alla fine dei suoi giorni quelle parole celestiali.
Il giorno dopo, come per suggellare il loro amore eterno, delle piccole manine incollarono dei cuoricini rossi, come il fuoco della passione, sui loro tre lati. Il cartone del latte si sentiva bello e felice come non si era sentito mai, il dolore del taglio lacerante di qualche giorno fa era ormai dimenticato. Non però la curiosità del perché avessero prelevato una parte del suo corpo. Qual’era l’arcano motivo dietro la crudele amputazione ?
La risposta il cartone l’ebbe molto presto, fecero passare una presa attraverso il suo taglio, infilarono dentro alla sua pancia il filo e un cellulare e li attaccarono alla presa della corrente.
Il cartone del latte provò un brivido di emozione, e ripensò a quanto era cambiata la sua vita in così pochi giorni, quante cose meravigliose erano successe, nuovi incontri e un nuovo amore inaspettato. Da semplice e banale cartone del latte si era trasformato, grazie al suo amato libro, in uno splendido portacellulare che emanava amore da ogni poro. Avrebbero festeggiato insieme questo nuovo inizio, a breve, per la loro festa, la festa degli innamorati, il giorno di San Valentino.
Per realizzare questo portacellulare avete bisogno di:
MATERIALE
- cartone del latte da mezzo litro
- taglierino
- pagine di libro o di giornale
- colla vinilica
- pennello
- carta bianca
- pennarello indelebile rosso
PROCEDIMENTO
- Prendete le misure della presa del carica batteria del fortunato/a che riceverà questo regalo 😉
- Con il taglierino tagliate un’apertura leggermente più grande della vostra presa.
- Rivestite il cartone del latte con strisce di pagine e con un pennello medio spennellatele con una miscela di acqua e colla vinilica. Continuate a sovrapporre fino a quando non si vedranno più le scritte del cartone.
- Fate asciugare bene per una notte intera.
- Su un foglio di carta bianca disegnate tre cuori (vi potete aiutare con le formine dei biscotti) e colorateli di rosso.
- Attaccate con la colla i cuori sui tre lati del cartone, lasciando vuoto il lato con l’apertura per la presa.
- Il vostro portacellulare è pronto per essere regalato.
Voi cosa state preparando di bello per San Valentino ?
0 risposte
Meravigliosa accoppiata! <3 <3
<3
Idea geniale e riciclosa! Brava!
Grazie mille Elena, mi fa molto piacere ti piaccia 🙂
Grande Bea!
Mi garba di molto!!!!
Nice reading about you
Thanks for visiting my blog. Be in touch. Browse through the category sections, I feel you may find something of your interest.
Happy New Year !!!!!!! and best wishes for you in 2014 🙂
Thank you for coming here. Happy New Year to you too and best wishes for 2014 🙂
Thank you dear 🙂
che idea carina!!brava
io invece ti suggerisco questo sito per trovare il regalo giusto da fare a S. Valentino (ci sono anche altre idee home made!)…
http://mindthegift.it/
basta rispondere a qualche domanda sulla persona a cui si vuole fare il regalo e subito ti suggerisce un sacco di idee mirate!
provalo e fammi sapere!
ciao
vale
Grazie Vale, sono contenta ti piaccia il mio portacellulare. Grazie anche per la segnalazione vado subito a dare un’occhiata. Torna a trovarmi, Beatrice
Visto !! Molto carina come idea per trovare regali, mi piace molto, grazie 🙂
Bene,grazie!
È un progetto a cui tengo molto perchè l’abbiamo creato io e mio marito…
Se ti capita puoi farci un po’ di pubblicità?
Grazie, a presto
Vale
Certo con piacere ! A presto, Beatrice 🙂