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ORGANIC LAVENDER FARM AND AGRITURISMO IN MAREMMA TUSCANY

La cena tradizionale della Vigilia di Natale in Maremma

StufaCenadellavigilia3

L’anno scorso vi avevo descritto e raccontato la cena tradizionale della vigilia in Maremma, quella che, ancora oggi, i miei vicini di podere cucinano sulle loro stufe a legna e nei loro forni. Quest’anno vi mostro invece le foto dei piatti descritti, cucinati da noi. come vuole la tradizione maremmana.

Per questa Vigilia infatti, abbiamo voluto fare i tradizionalisti anche noi, conformarci al rito della vigilia: assolutamente niente carne e piatti tipici delle maremma. Per fare le cose davvero per bene abbiamo anche cotto tutto sulla nostra stufa a legna, come ai vecchi tempi.

Mentre cucinavamo, Ivaldo ed io, mi immedesimavo nella parte e ad occhi aperti mi immaginavo grandi tavolate, enormi focolari, paioli fumanti da cui uscivano aromi genuini e d’altri tempi, tutt’intorno un forte vociare, e per un attimo anche io cittadina milanese, mi sono sentita pienamente parte di questa magica terra di Maremma.

Ecco il nostro menu della vigilia:

– Minestra di ceci

– Spaghetti con sugo di tonno

– Ruzzole (pasta) dolci alle noci e cannella

– Baccalà arrosto

MINESTRA DI CECI

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Ingredienti:

– Olio extra vergine di oliva

– Cipolla

– sedano

– carota

– conserva di pomodoro

– 600 g di ceci secchi

– 3 castagne

– tagliolini all’uovo

  • La sera precendente mettete in ammollo i ceci in abbondante acqua. (I miei vicini mi raccontano che quando loro erano giovani e l’acqua nei poderi non c’era, per la cena della Vigilia si usava mettere in ammollo nella stessa acqua i ceci e il baccalà, in questo modo si risparmiava acqua e il sale del baccalà salava i ceci che così non avevano bisogno di aggiunta di sale.)
  • Il giorno seguente preparate, in una pentola, un soffritto composto da: una cipolla, una carota, una costola di sedano e l’olio di oliva extra vergine di oliva.
  • Fate rosolare le verdure, aggiungete i ceci scolati e salate. Aggiungete un cucchiaio di conserva e dopo aver fatto rosolare per pochi minuti aggiungete dell’acqua sufficiente per coprire i ceci e cuocerli.
  • Aggiungete le castagne e fate cuocere a fuoco moderato fino a quando i ceci e le castagne raggiungono la cottura.
  • Aggiungete i tagliolini, portateli a cottura, togliete dal fuoco e servite la vostra minestra. Come potete vedere nella foto, noi non abbiamo usato i tagliolini all’uovo (nei supermercati di zona avevano terminato la pasta all’uovo !) ma dei semplici ditali. Per rendere più saporita questa minestra, in alcuni poderi vi aggiungevano durante la cottura anche un pezzo di baccalà o di acciuga.

SPAGHETTI AL SUGO DI TONNO

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INGREDIENTI

– Spaghetti

– aglio rosso di Proceno

– tonno in scatola

– polpa di pomodoro

– olio extra vergine di oliva

Un altro piatto della tradizione della vigilia è la pasta con un sugo di pesce, noi abbiamo scelto di fare gli spaghetti con il tonno, un piatto semplice ma saporito.

  • In un’ampia padella fate rosolare in poco olio uno struccio (spicchio) d’aglio, aggiungete il tonno e fate soffriggere. Aggiungete la polpa di pomodoro, salate e fate cuocere a fuoco basso per qualche minuto, se necessario allungate il sugo con poca acqua.
  • In una pentola mettete a bollire l’acqua per gli spaghetti e una volta arrivata a bollore, buttateli. Fateli cuocere al dente, scolateli e versateli nella padella del sugo. Ripassate gli spaghetti insieme al sugo per pochi minuti e serviteli ancora caldi nei piatti.

RUZZOLE DOLCI CON NOCI E CANNELLA

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INGREDIENTI

– Pasta (ruzzole o ruote)

– Noci

– Cannella in polvere

– Zucchero o miele

Il primo piatto che proprio non poteva mancare nelle tavole dei poderi della campagna maremmana era la pasta dolce con le noci e la cannella. Nella famiglia di Ivaldo si usava preparare come tipo di pasta le ruzzole o ruote.

  • Per preparare questo tipo di pasta la prima cosa da fare, e la più lunga, è spaccare i gusci delle noci e togliere i gherigli. Dopo in un mortaio o con il tritatutto tritate abbastanza fini le noci, aggiungete zucchero o miele (qui i pareri si dividono: lo zucchero in passato era costoso e bisognava comprarlo, quindi i poderi che allevavano le api, quasi tutti, usavano il miele, quelli che non le avevano lo sostituivano con lo zucchero) e la cannella in polvere. Noi naturalmente abbiamo usato il nostro miele.
  • In una pentola portate a bollore tanta acqua, buttate la pasta e portatela a cottura. Scolatela e conditela con la miscela di ingredienti preparati in precedenza.  Vi consiglio di preparare questa pasta con un po’ di anticipo perché è buona fredda e lo è ancora di più se mangiata il mattino dopo per colazione 🙂

Baccalà arrosto

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Ingredienti

– Trancio di baccalà sotto sale

– aglio rosso di Proceno

– prezzemolo

– olio extra vergine di oliva

Per la cena della vigilia non poteva mancare il Baccalà sotto sale, l’unico pesce che si poteva conservare e consumare nei poderi della maremma collinare, quando ancora l’elettricità non c’era e i frigoriferi non esistevano.

  • Per preparare il baccalà arrosto dovete mettere in ammollo, in molta acqua, il trancio di baccalà per un giorno intero, cambiandogli almeno per tre volte l’acqua.
  • Spezzatelo con un coltello in tre pezzi e disponetelo in una teglia da forno con dell’olio extra vergine di oliva.
  • Infornatelo nel forno a 200° per circa 20 minuti verificando ogni tanto con la forchetta che non si secchi troppo, sulla teglia disponetelo prima con la parte bianca rivolta verso l’alto e poi, per gli ultimi dieci minuti, giratelo dalla parte della pelle.
  • Sfornate il baccalà, spezzettatelo in tanti piccoli pezzi e conditelo con dell’olio extra vergine d’oliva, del prezzemolo e con qualche spicchio d’aglio rosso di Proceno.
  • Servite caldo o freddo. Al baccalà arrosto potete abbinare un contorno a base di patate arrosto o di ceci conditi semplicemente con olio extra vergine d’oliva e aceto.

Buon Appetito e Buone Feste 🙂

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