ORGANIC LAVENDER FARM AND AGRITURISMO IN MAREMMA TUSCANY

La febbre dei funghi porcini in Maremma

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E’ ormai da giorni che qui in Maremma non si parla altro che di funghi, soprattutto porcini. Grazie alle abbondanti piogge delle scorse settimane e la temperatura che è ancora mite i funghi sono finalmente usciti, per la gioia di tutti.

Nei bar, nelle piazze dei paesi, ora anche sui Social i funghi impazzano. Dovunque vai la domanda retorica d’obbligo è “Hai trovato i funghi ?” e poi parte l’elenco dettagliato corredato di dimensioni, peso e schiettezza (freschezza) del lauto bottino. Alcuni si limitano ad elencare i funghi trovati a voce, altri più esibizionisti, mostrano fieri la loro “refurtiva” parcheggiando l’auto nella piazza del paese con il cofano alzato per meravigliare i passanti con i loro preziosi “gioielli”. Facce graffiate, vestiti strappati, cestini di vimini che sbucano da ogni bosco e anfratto perché la febbre è molto contagiosa e non risparmia nessuno.

A furia di sentire parlare di funghi porcini qualche mattina fa abbiamo deciso anche noi di andare alla loro ricerca. Io adoro i porcini, ma da brava milanese non sono una grande esperta di funghi. Sono stata tante volte a cercare funghi, ma non sono in grado di riconoscerli con sicurezza, per fortuna Ivaldo sì.

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Per me andare a cercare funghi è soprattutto una meravigliosa occasione per fare una passeggiata nei boschi, che in questo periodo, con i colori autunnali, con quell’odore di umido e di selvatico sono più belli che mai.

Calarmi nel fitto del bosco, perché è lì che si nascondono i funghetti, farmi strada tra i rovi e i rami, e sentirmi come una Jane in una jungla immaginaria.

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Come speravamo i funghi non hanno tardato a farsi scoprire. Anche io, che non sono esperta, sono riuscita a trovarne. Che bella soddisfazione e che profumo !!

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Siamo tornati a casa con un ricco bottino di porcini da mangiare e da conservare.

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Per cucinare i funghi la prima cosa da fare è pulirli, privarli della terra. Io li pulisco partendo dal gambo e raschiando via delicatamente la terra che li ricopre. Faccio la stessa operazione su tutto il fungo e poi sempre partendo dal gambo vi passo un panno inumidito, per pulirli più a fondo. Prima di cucinarli in qualsiasi modo i miei vicini li fanno scottare per pochi minuti nell’acqua bollente, perché così facendo si dovrebbero eliminare le sostanze tossiche che comunque tutti i funghi hanno.

Una volta puliti, i funghi si possono consumare subito o si possono conservare in frigorifero per qualche giorno. Se si vuole invece fare le scorte per l’inverno ci sono diversi metodi per conservarli. Qui i miei vicini li conservano facendoli seccare tagliati a piccoli pezzi e stesi su vassoi vicino alla stufa a legna, o come faceva la madre di M. infilati come una collana con ago e filo e poi appesi al soffitto. Oppure li fanno soffriggere in aglio e prezzemolo o finocchio selvatico, a secondo dei gusti, per pochi minuti e poi li surgelano in piccole vaschette pronti all’uso per condire la pasta, la polenta, la carne o per condire, come dicono qui “la morte sua”, gli gnocchi.

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Io con una parte di funghi ho preparato un ragù di cui presto vi darò la ricetta. Altri li ho fatti seccare vicino alla stufa e la restante parte li ho soffritti e surgelati.

E per finire ecco qualche consiglio utile sulla raccolta dei funghi:

  • Prima di tutto informatevi sulle normative della vostra regione in materia di raccolta funghi. qui trovate le normative di tutte le regioni.
  • Indossate vestiti vecchi e rovinati perché andando in giro per macchie, tra rami e rovi, molto facilmente li strapperete e bucherete. Se poi volete trovare tanti funghi qui dicono che bisogna indossare un capo di vestiario al contrario, non ho ancora capito bene se funziona davvero.
  • Indossate scarpe alte, tipo scarponcino, per camminare più agilmente nel bosco e anche per sicurezza in caso s’incontri una vipera.
  • Portate con voi un coltellino per recidere il gambo del fungo
  • Raccogliete i funghi in un cesto di vimini, non usate assolutamente un sacchetto di plastica, perché attraverso il cesto di vimini le spore dei funghi potranno disperdersi e dar vita ad altri funghi.
  • Portate con voi un bastone, per camminare più facilmente, per proteggersi dalle vipere, per smuovere le foglie e farvi strada tra i rovi.
  • Fate sempre molta attenzione a dove mettete i piedi e le mani.
  • Non toccate mai con le mani i funghi che non conoscete e in caso lo facciate fate poi molta attenzione a non mettervi le mani in bocca.
  • Andate accompagnati da qualcuno che s’intende di funghi e comunque fate sempre controllare i funghi trovati dall’ispettorato micologico istituito in ogni azienda ASL.

Qui la versione scaricabile: Consigli utili per la raccolta dei funghi

Buona raccolta 🙂

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