I semi di finocchio, o più correttamente i frutti del finocchio selvatico, hanno un posto speciale nel cuore della nostra famiglia. Io credo siano le mie origini pakistane, nelle case pakistane non mancano mai, si mangiano sempre dopo i pasti per digerire il cibo carico di spezie e di peperoncino. Mia madre li ha sempre con sé, anche quando va in giro. Mi ricordo quando vivevo ancora a Milano, a casa dei miei genitori e ci scambiavamo le giacche, trovavo sempre nelle sue tasche qualche seme di finocchio. Le mie figlie hanno ereditato totalmente l’amore per questa pianta, vanno a letto solo dopo averne mangiato qualche seme e come la nonna, se lo portano dietro anche quando escono, in contenitori riciclati. Ultimamente Viola li tiene in una scatoletta di Tic Tac.
Per fortuna qui intorno al podere c’è abbastanza finocchio selvatico per farne una bella scorta che duri tutto l’inverno.
Il finocchio selvatico (Foeniculum vulgare), detto anche finocchietto è una pianta erbacea della famiglia delle Apiaciae (Ombrellifere). E’ un’erbacea spontanea e perenne diffusa soprattutto nei luoghi incolti e aridi, dal mare fino alle zone montane. Ha un fusto ramificato che può arrivare ad un’altezza di 2 m. ha foglie verdi e dei fiori gialli che fioriscono in estate, da maggio ad agosto, in gruppi di ombrelle, ai fiori seguono i frutti (acheni) prima verdi e poi grigi. Del finocchio si utilizza tutta la pianta: i germogli, le foglie, i fiori e i frutti (chiamati erroneamente semi). Il finocchio selvatico è l’antenato della varietà dolce (“finocchio dolce”), di cui si consuma il grumolo ingrossato.
COLTIVAZIONE
In pieno campo
Il finocchio selvatico predilige un terreno di medio impasto sciolto, profondo, fresco e soleggiato ed esige temperature miti, la sua propagazione avviene per seme. Prima di seminare è necessario arare bene il terreno, la semina avviene in tarda primavera e il sesto d’impianto ha file distanti 50-70 cm mentre sulla fila una pianta ogni 40-50 cm. La quantità di seme necessaria è di circa 15/20 kg di seme per ettaro.
In vaso
Il finocchio selvatico si può seminare in vasi di un diametro minimo di cm 24. Il terreno deve essere calcareo misto a sabbia, molto ben drenato in posizione riparata ma con tanta luce solare. Richiede molta acqua durante la stagione calda. Si semina in primavera direttamente in piena terra (due-tre semi in buchette distanziate l’una dall’altra di 30 cm circa. Non richiede assolutamente concimazioni. Teme il freddo e i ristagni idrici che causano marciumi radicali. Dopo la raccolta dei semi si recide la pianta alla base perché si formino nuovi germogli.
CONCIMAZIONE
Il finocchio si giova della presenza di sostanza organica nel terreno. Deve quindi succedere a colture dove erano state fatte abbondanti letamazioni, facendo però attenzione che non vi siano quantità eccessive di azoto che favorirebbero troppo lo sviluppo vegetativo della pianta a scapito della produzione di seme.
Nella terra intorno al nostro podere ci sono molte piante di finocchio selvatico, sopratutto nel nostro uliveto. Alcune sono nate spontaneamente, altre sono state seminate da me a spaglio, cioè semplicemente lanciando nel terreno i semi che mi aveva regalato il mio vicino Poldo. Qualche anno fa invece, ho provato a farne una coltivazione più estensiva, in pieno campo. Per la semina ho integrato i miei semi con semi biologici comprati on line su Arcoiris.
Per preparare la mia semina ho preventivamente arato e morganato il terreno, una volta pronto il letto di semina ho seminato a mano, a spaglio, con l’aiuto del mio vicino Marino. Per sotterrare i semi sono poi passata con il mio trattore con un attrezzo prestato da Marino, che qui chiamano granchino o cento maglie, composto da tante maglie di acciaio snodate che passando sul terreno smuovono la terra superficialmente e ricoprono i semi. La mia semina purtroppo ha avuto scarso successo, a causa di una forte siccità poche piante sono nate, sono questi i rischi che si corrono in agricoltura.
RACCOLTA
Il finocchio selvatico può essere consumato fresco, ma per avere delle scorte per l’inverno è necessario farlo essiccare.
Come ogni anno, alla fine di agosto, dedico qualche giornata alla raccolta di questa pianta. Raccolgo sia le sommità fiorite che i frutti (semi). Recido con le forbici parte dei gambi con le estremità a ombrella, lavo accuratamente con acqua corrente le barbe della pianta, le lego a testa in giù e le metto a seccare per qualche giorno appese all’aria ma evitando la luce diretta del sole. Quando le ombrelle si sono seccate bene le chiudo in sacchetti di carta e strofino per far cadere i semi, poi li passo con un setaccio e li conservo in contenitori di vetro con chiusura ermetica al riparo dalla luce. Per quanto riguarda i fiori una volta essiccati, li passo al setaccio e poi con le mani li strofino fino a polverizzarli, conservo anche loro in un contenitore a chiusura ermetica.
PROPRIETA’ DEL FINOCCHIO SELVATICO:
– Proprietà digestive, carminative, antispasmodiche: attiva gli organi digestivi, calma gli spasmi e allevia il gonfiore intestinale, elimina l’aria accumulata nello stomaco e nell’intestino, facilita la digestione. E’ infatti uno degli ingredienti del mio rimedio pakistano contro il mal di pancia
– Diuretico.
– Aromatico: grazie al suo olio essenziale ricco di anetolo (circa 80%) viene usato nella preparazione di molti liquori
– Stimola l’appetito.
– Favorisce la produzione del latte durante l’allattamento, donando al latte un sapore piacevole e dolce. Io durante i miei allattamenti ne preparavo spesso una tisana che poi bevevo durante il giorno.
CUCINA
I fiori e i semi del finocchio, sono molto usati nella cucina tradizionale maremmana. Marino mi racconta sempre che quando uccidevano il maiale e preparavano in casa i salumi lo utilizzavano per aromatizzare il capocollo e il salame. Questa pianta viene usata anche nella preparazione della carne arrosto, del baccalà, delle patate arrosto o fritte, della porchetta e dei funghi.
I semi servono anche per aromatizzare pane, ciambelle, dolci e dare una nota speziata a vino caldo e tisane.
E voi amate il finocchio selvatico ? Quali usi ne fate ? Avete delle ricette da consigliarmi ?
0 risposte
Buoni i semi del finocchio selvatico e che bella pianta!
Anche noi li usiamo…in tisana.
Lo adoro! Anche nella mia campagna cresce spontaneo.
Nelle Marche si usa per fare il coniglio in porchetta che è uno dei miei piatti preferiti ma anche delle ciambelline da colazione.
ciao
Silvia
Ciao Silvia !! La ricetta delle ciambelline ce l’hai ?
Non qui con me…ma te la mando appena la recupero
Ciao
Silvia