Complice il maltempo, la pioggia, il freddo, quest’autunno primaverile che sembra non voler lasciare entrare l’estate, ci siamo ritrovate dentro casa a fare altri esperimenti di tintura naturale e shibori con una maglietta.
Questa volta abbiamo scelto le rose rosse del nostro giardino, perché la tanta pioggia di quest’anno ci ha regalato una fioritura straordinaria di rose.
Il procedimento che abbiamo usato è lo stesso impiegato per il glicine. La tecnica è sempre lo shibori, ma abbiamo provato un altro tipo di legatura.
Eccola qui, spiegata passo passo.




Mentre bolliva, l’acqua nella pentola è diventata di un rosso fortissimo, i petali invece si sono sbiancati diventando quasi trasparenti.
La nostra pentola era troppo piccola per il bastone e quindi abbiamo dovuto immergere in modo alternato le due estremità.
Abbiamo aspettato una notte intera prima di sciogliere le legature e scoprire cosa fosse successo alla nostra maglietta.
Eccolo il risultato. Un colore molto tenue, sul marrone. Non particolarmente bello. Come si dice non tutte le ciambelle vengono con il buco 😉
Ma il nostro era soprattutto un esperimento. E’ già un risultato il fatto che una rosa abbia tinto il tessuto.
Bellissime invece sono le sfumature lasciate dalle legature delle corde.
Una tecnica lo shibori da riprovare sicuramente con un altro fiore o pianta 😉
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Bell’esperimento.!!!….Provare marmellata di rose???
Hai provato coi fiori di Tarassaco? Oppure con le rape rosse?
Bellissimi esperimenti, anche se bisogna avere una bella scorta di magliette bianche!!!
Bacioni a tutti
Francesca
No non ci ho mai provato. Ma ci proverò prima o poi 😉 Grazie e a presto Beatrice
ciao sono Tamara, ho visto dove è il podere, sei proprio sul confine con il Lazio, io sono di Grosseto ma abito a Roma da tanto, però vado molto spesso, il pullmanbread è un buon pane, ma non il massimo, ce ne sono altri sicuramente migliori, sto infornando un grano duro con licolmela conosci?…un caro saluto, tornerò a visitarti
Ciao Tamara, grazie di essere passata da qui. No non conosco la licolmela, cos’è ? Un caro saluto anche a te e a presto