I lavori nell’orto continuano sempre anche se qui non ve ne parlo. La primavera è esplosa, e come ho già ripetuto tante volte, insieme a lei esplodono anche i tanti lavori da fare. Dopo un autunno e un inverno straordinariamente piovosi ora ci troviamo alle prese con l’erba che cresce verde e rigogliosa, a volte mi sento come un’esploratrice che si addentra nella jungla 😉
La scorsa settimana abbiamo piantato le piantine d’ insalata, nonostante qui ci sia ancora il rischio di gelate mattutine che le brucerebbero, ma come si dice “chi non risica non rosica”.
Ho aspettato che le bimbe tornassero da scuola perché so che amano lavorare nell’orto, sporcarsi le mani con la terra, seminare, pasticciare, infangarsi. Pensavo che, come al solito, loro mi avrebbero solo fatto da assistenti e invece con mia sorpresa hanno deciso che avrebbero fatto tutto da sole. Io avrei svolto solo il ruolo di supervisore e di consigliere, loro erano le braccia e la mente.
Non vi so descrivere l’emozione e la soddisfazione che ho provato nel vederle muoversi in modo autonomo, vederle organizzarsi da sole il lavoro e i compiti, cooperare insieme.
Essere in grado a 11 e 8 anni di preparare il solco con la zappa, piantare l’insalata con una maestria da esperte ortolane, senza bisogno del mio intervento.
E’ stato come se in un pomeriggio avessi raccolto i frutti di una semina che andava avanti da anni. Perché mentre le guardavo pensavo che forse nonostante i tantissimi errori che ho fatto come mamma, in qualcosa sono riuscita. Che averle lasciate libere di sperimentare, giocare con la terra, manipolare da quando sono piccole. Averle coinvolte in tutto quello che facevo, averle rese partecipi senza paura che si sporcassero, ha dato i suoi frutti.
Ora si sentono sicure e autonome in quello che fanno, felici di fare da sole lavori che io stessa ho faticato a imparare.
Quanta soddisfazione e quanta gioia nei loro occhi. E di riflesso nei miei.
C’è qualcosa di più bello per un bambino del contatto diretto con la terra, con le sue piante e con i suoi frutti ?
Prendersi cura di un’altra vita, una piantina, affondare le mani nella terra e piantarla.
Curarla, prendersene cura, con amore.
E poi raccoglierne i frutti.
6 risposte
Brave le mie ortolane!!!!
😉
Questo è raccogliere ciò che si è seminato!!! Che bello vedere delle bimbe così “piccole” ( si fa per dire 🙂 ) nell’orto!
foto splendide e commoventi
Grazie Monica