Per Pasqua a casa nostra oltre a fare i biscotti ci divertiamo a decorare le uova che faremo benedire e poi mangeremo per la colazione di Pasqua. Qui in Maremma si usa ancora portare il pane e le uova a fare benedire in chiesa il venerdì santo. La domenica di Pasqua è invece tradizione fare un’abbondante colazione dolce e salata, si mangia la schiaccia di Pasqua, il pane e le uova benedette, la ricotta e il capocollo.
Nei giorni prima di Pasqua con le mie bimbe ci divertiamo a decorare le uova con le tinture naturali, o a sperimentare nuove tecniche con i colori alimentari.
Quest’anno abbiamo deciso di provare a tingerle con il té e con la lavanda. Il té l’avevamo già provato tante volte, ma la lavanda è stato un vero e proprio salto nel buio. Non avevamo mai provato prima e fino all’ultimo non potevamo sapere che colore sarebbero diventate le nostre uova.
Prima di tutto abbiamo avvolto le nostre uova con del filo di lana, passato intorno in modo irregolare ma molto stretto, così da ottenere un effetto striato. Le parti dove passa il filo non verranno tinte e si otterranno quindi delle strisce irregolari.
In un pentolino pieno d’acqua abbiamo messo le uova a bollire con il té e un po’ di aceto per circa 10 minuti e poi le abbiamo lasciate a raffreddare per qualche ora. Naturalmente più tempo si tengono e più intenso sarà il colore.
Ed ecco il risultato.
Negli anni passati abbiamo provato anche a tingere con la curcuma, con la barbabietola rossa, con il caffé ed è sempre stata un’emozione vedere le varie tonalità diverse di colore. Scoprire solo all’ultimo come sarebbero diventate le nostre uova.
Quest’anno ho voluto sperimentare qualcosa di veramente nuovo, la lavanda. Ho fatto bollire il mio uovo nell’acqua con foglie e fiori secchi di lavanda e un po’ di aceto. Non vi potete neanche immaginare che profumo di lavanda c’era nella mia cucina, e il risultato. Secondo voi di che colore è diventato l’uovo ?
Eccolo. Ha un colore molto particolare, tendente al verde chiaro.
Qui sotto le due uova messe a confronto. Quella tinta con la lavanda a sinistra e quella con il té a destra. Io non saprei dire quale preferisco, sono tutte e due molto particolari 🙂
Ma non ci siamo fermate qui, abbiamo esplorato altre tecniche. Mentre tingevamo le uova io ho avuto un flashback di un lavoretto che avevo fatto da piccola a casa di una mia compagna delle elementari americana. Ho dei ricordi vaghi visto il tempo passato ;-), ma abbastanza per provare la tecnica.
Questa tecnica di decorazione consiste nel tracciare con la cera (noi abbiamo usato una candela) dei tratti e dei disegni sul guscio delle uova e poi colorare con i colori alimentari. Dove si passa la cera il colore non tinge, in questo modo si ottengono dei disegni. Non mi ricordo che tipo di colori abbiamo usato quella volta, da piccola, forse erano dei colori acrilici. Ma io ho preferito usare i colori alimentari così che le uova si possono mangiare.
Ecco il risultato della nostra prova:
Non chiedetemi per quale motivo un uovo è venuto con un colore più intenso rispetto agli altri perché non lo so’, i misteri della decorazione 😉
E ora che ho finito con tutte le spiegazioni, posso farvelo vedere il nostro centrotavola pasquale ?
L’abbiamo composto con lavoretti vecchi e nuovi, con cose riciclate, con un nido vero abbandonato nel nostro giardino, ma soprattutto l’abbiamo fatto con tanto amore.
Buona Pasqua a tutti……..di cuore !!!
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Bello, lo facciamo anche noi, da sempre…..proprio disegnamo soggetti: FIORI, CUORI,SOLI, CONIGLIETTI E PULCINI CON I PASTELLI, MA ANCHE CON I pennarelli dei bimbi ormai atossici…la mia mamma, donna pratica, metteva dei pezzetti di carta crespa nell’acqua di bollitura….effetto metaviglioso! Anche noi mangiamo le
uova lesse colorate, guai se mancano, per papà, 90 anni, ma anche per noi è un rito di famiglia!!!!