Dal giorno in cui ho iniziato a coltivare i fagioli, qualche anno fa, quando li mangio li assaporo lentamente, me li gusto piano piano, non voglio perdermi nulla della loro buona e preziosa sostanza. Perché da quando li coltivo, da quando ho provato tutta la fatica, il lavoro, il tempo che c’è dietro un piccolo e semplice fagiolo, il loro sapore è cambiato, in meglio naturalmente 😉
Li mangio soprattutto in queste fredde giornate d’inverno, ma i nostri fagioli sono buoni in tutte le stagioni, e mentre li vedo che cuociono lentamente sulla stufa a legna ripenso a quella fredda giornata d’aprile quando tutto è iniziato…..
I fagioli qui si seminano a metà aprile, quando il rischio di gelate è superato, altrimenti le piante molto delicate, morirebbero. I primi anni li abbiamo seminati a mano, o meglio con i piedi, come faceva il mio vicino M. di 90 anni tanti anni fa. Con un trattore si aprono i solchi nella terra e poi con un paniere in mano, pieno di semi biologici, si percorre a piedi solco per solco. Ad ogni posta (ogni punto di semina) si buttano 4 o 5 fagioli, perché non tutti i semi nascono, e poi si ricoprono spostando la terra con entrambi i piedi, né troppo nè troppo poco. Il giorno di 3 anni fa quando M. ed io abbiamo seminato 1 ettaro intero (10.000 mq2) di terra me lo ricorderò sempre come uno dei giorni più emozionanti della mia vita. La fortuna di avere al mio fianco un grande e sapiente maestro. Imparare insieme a lui un gesto antico, seminare, che ripetuto infinite volte diventa quasi un mantra, un rito, una danza. Le mani e i piedi che con il passare delle ore diventano sempre più esperte e allo stesso tempo più pesanti. E alla fine voltarsi indietro e rendersi conto di avere compiuto una grande impresa 🙂
Dopo tutta questa fatica vi potete immaginare la nostra gioia nel vedere sbucare dalla terra ad uno ad uno tutti i germogli, con i loro cappellini rossi in testa.
E poi vederli crescere a poco a poco.
E la soddisfazione nel pensare che questa distesa di fagioli li avevamo seminati uno ad uno, noi, con le nostre mani ?
Le piantine crescono e purtroppo insieme a loro anche le erbacce,come mi dice sempre M. “La mala gente e le male erbe non muoiono mai” ! Noi facciamo agricoltura biologica e quindi non usiamo nessun diserbante per eliminarle.
L’unico mezzo per estirparle, quando ancora non avevamo il trattore, era quello di rimuoverle manualmente, con la zappa.
Qui potete vedere la differenza tra un solco zappato (il primo a destra) e gli altri non ancora zappati.
Questo lavoro si svolge verso maggio e giugno, sotto il sole, e con tanto sudore !
Ai primi d’agosto i fagioli sono pronti per essere raccolti freschi. Noi ne raccogliamo freschi solo pochi per consumarli subito.
Facciamo seccare i baccelli sulla pianta con il forte sole d’agosto e quando sono secchi al punto giusto estirpiamo dalla terra tutta la pianta. Ho imparato che questa operazione va fatta la mattina presto verso le 5, al sorgere del sole, quando c’è ancora l’umidità della notte, perché in questo modo i baccelli ancora umidi non si aprono. Ecco il nostro trattore rosso fiammante !! Vi piace ?
Stendiamo tutte le piante raccolte su grandi teloni di plastica, per fare seccare ulteriormente i baccelli, e rendere più semplice l’estrazione dei fagioli. Nelle ore più calde della giornata, verso le 2 di pomeriggio, battiamo i fagioli secchi con dei bastoni per spaccarli e aprirli. Un tempo per batterli si usava uno strumento chiamato “correato”, M. me ne parla sempre, 2 bastoni fatti di crognolo, un legno fortissimo, legati da una fune. Uno si teneva in mano e l’altro si faceva roteare e si batteva sui fagioli, bisognava essere esperti se no si rischiava di darselo sulla testa !! Un altro modo per batterli era quello di farli calpestare dai buoi, l’unico inconveniente era che i buoi oltre a calpestarli ci facevano sopra anche i loro bisogni 😉
La scorsa estate quando li abbiamo raccolti faceva così tanto caldo che non c’è stato neppure bisogno di batterli, i fagioli cotti dal sole hanno iniziato a scoppiare ed aprirsi da soli, che musica facevano !! Per aiutarli ho pensato bene di schiacciarli con i piedi nudi, non potete immaginare quanto sia divertente.
Ma non è ancora finita. Una volta battuti, con un forcone si toglie grossolanamente la paglia e si raccolgono i fagioli che però non sono ancora completamente puliti. Si passano allora in un grande “corvello”, setaccio, che una volta veniva appeso al soffitto, e si setacciano per separare i baccelli rimasti dai fagioli.
Poi come mi ha insegnato M., quando tira un po’ di vento si passano i fagioli da un secchio all’altro, controvento, per pulirli, togliergli i pezzi di paglia rimasta e la terra.
E dopo tanto lavoro e fatica, ecco i nostri fagioli buoni, sani e genuini. Coltivati con tanta cura, passione e amore.
Ora avrete capito perché i nostri fagioli sono speciali e perché quando li mangio me li gusto piano piano fino all’ultimo boccone !
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33 risposte
Belli fagioli, sono anche quelli preferiti da papà mio…..
Wonderful !!
😉
come ogni anno , ho il problema dei (tipo pidocchietti neri) sulla pianta e non so come eliminarli. Come metto i semi così raccolgo.Grazie a chi mi aiuta.
Ciao Giulio,
Grazie di essere passato da qui.
Non mi è mai successo ma ho sentito dai miei vicini che può succedere ai fagioli di essere infestati dai pulcioni (come li chiamano qui). Non so cosa si possa fare per eliminarli, se trovo qualche info ti faccio sapere. Beatrice
Se posso intervenire, coltivo fagioli per hobby,circa 10 cultivar.Dalla mia esperienza posso dire che per evitare i pulcioni (pidocchietti neri) i semi vanno messi nel terreno, quando il clima non è molto freddo nella mia zona circa 600 mt slm il periedo ideale e’ veso il 10 giugno se poi e’ zona marina anche 20 giorno prima.
@Giulio: sono afidi al mille per mille. Come prevenzione ti consiglio di limitare le concimazioni azotate e come lotta invece vai di piretro.
Benvenuto Mario e grazie per i consigli. Beatrice
Non capisco, chi come voi fa il biologico non ha mai problemi di insetti, anche nelle colture più soggette…. mai avuto afidi sui fagioli, mai ragnetto rosso, tripidi ecc….. ci sono prodotti biologici per combatterli e non c’è nulla di male ad utilizzarli (o dire di utilizzarli), ma da qui a dire che non gli capita mai niente alle piantine, non ci credo affatto, anche perché se i tuoi vicini hanno problemi con gli insetti, non capisco come voi ne siate immuni (le infestazioni si diffondono rapidamente nel raggio di chilometri). Buon lavoro
Buongiorno, grazie di essere passato di qui. Sembra incredibile ma è la verità. Non avrei problemi a dire che utilizzo prodotti biologici per combatterli. Non ho mai avuto problemi di infestazione d’insetti ma veramente neanche i grossi coltivatori di legumi qui in zona (molto più grossi di me) ne hanno avute. I miei vicini (abitano a 1 km da qui) hanno avuto qualche anno problemi con le fave. Ho avuto invece grossi problemi per la siccità l’anno scorso o d’infestazione di erbacce, quelli sì.
Che fortuna, qui in Sicilia abbiamo un casino di problemi con infestazioni di ogni tipo d’insetto, sarà perché i produttori siamo in tanti e gli insetti trovano cibo in abbondanza, sarà anche il clima, boh! In bocca al lupo per la tua attività
Che bella la Sicilia ! Sì in effetti forse io sono fortunata perché qui intorno non c’è nessun grande produttore, non uso alcun tipo di concime forse è anche per quello ? Il clima poi qui è freddo. Grazie e in bocca al lupo anche a te 😉
Bè non utilizzi nessun tipo di concime aiuta, per contro piano piano la terra si esaurirà e noterai un calo nella produzione. Per quanto riguarda il clima, non sarà caldo come qui da noi ma lo è abbastanza per ospitare la vita degli insetti nocivi (che comunque si adattano a diverse condizioni), inoltre da voi il tasso di umidità dovrebbe essere abbastanza alto e le malattie fungine come oidio, ruggine e peronospora dovrebbero essere più accentuate. Ovviamente in base alla coltura ci sono piante più o meno soggette.
Io abito in Sardegna ed ho già fatto la raccolta dei borlotti. Freschi e messi in freezer. Ho bene o ci sono altri metodi di conservazione? Per i fagiolini (mangiatutto) si possono anche questi conservare in freezer? Grazie a chi mi può rispondere.
Ciao Bernardino, un altro modo di conservazione sono farli seccare sulla pianta e poi raccoglierli. Una volta raccolti io per sicurezza li passo 24 ore nel freezer e poi li confeziono nei sacchetti di plastica.
Per i fagiolini sì si possono conservare anche loro in freezer, c’è chi prima di congelarli li scotta per qualche minuto in acqua bollente. Io li congelo anche così freschi. Beatrice
Grandi !!!!! Viva i contadini sian essi giovani o vecchini, l’importante è coltivare e saper bene cosa mangiare. Un in bocca al lupo a tutti
Grazie Stefano !!
Ciao Beatrice, è un piacere parlare con chi ama la terra…l’idea dei ceci me l’aveva data mio figlio di 14 anni; in effetti non ho mai provato. Qui dalle nostre parti (Lugo-Ravenna) non li ho mai visti al mercato quindi pensavo non fosse un posto adatto, cmq proverò a febbraio o giù di lì. Grazie per il consiglio dei fagioli, a presto.
Prego e fammi sapere come va con i ceci. A presto, Beatrice
ciao a tutti e viva i fagioli borlotti che sono veramente buoni io li preferisco alla messicana li ho colti proprio in questo mese e spero di seminarli di nuovo in questa settimana credo che stò ancora in tempo.ok ciao a tutti
Ciao Enzo, davvero semini di nuovo i fagioli borlotti ? Qui in Maremma se seminano solo una volta. Beatrice
Devo dare ragione alla Signora di Podereargo… Io produci i borlotti in alta quota, 900 mt, e non ho mai avuto problemi di insetti… QualcheCimice, questo si, ma io le combatto spruzzando sulle piante una soluzione di acqua e aglio, con un pò di peperoncino….Va fatta molto spesso però,in quanto essendo acqua e basta, si asciuga molto rapidamente, ma almeno non fa male alla salute…
Buongiorno Carlo,
Grazie per la tua interessante e utile testimonianza. Beatrice
vorrei avere notizie sui prezzi sono un piazzista dei prodotti da voi coltivati.mi chiamo gennaro-
Buongiorno Gennaro, grazie per essere passato di qui. Per info mi può contattare qui podereargo@gmail.com
Ho letto queste righe con entusiasmo, che sai trasmettere. Complimenti! …l’anno scorso ho provato a seminare i fagioli, pochi una fila di 20 m. circa, un raccolto che mi ha dato soddisfazioni. Ci riproverò tra poco; domanda: secondo te posso seminare anche in questo mese, il seme non viene danneggiato a stare sottoterra?
Ciao Pietro Luigi, grazie di essere passato di qui e sono felice di trasmetterti entusiasmo. Non so dove abiti, ma qui ora è troppo presto per seminare i fagioli, che sì forse marcirebbe e se nascesse morirebbero con le gelate. Ora potresti invece seminare i ceci, è ancora un po’ presto, qui si seminano in febbraio. A presto, Beatrice
I fagioli hanno bisogno di irrigazione?
Buongiorno Piero, per quanto riguarda l’irrigazione dei fagioli dipende molto da come va la stagione, quest’anno per esempio con le abbondanti piogge non c’è stato bisogno di irrigarli. Se in vece c’è scarsità di piogge si possono irrigare una o al massimo due volte. Beatrice
Alcune volte mentre sgranello ne trovo alcuni rossi….i miei nipoti li vorrebbero tutti rossi….come faccio a farli nascere di questo colore??
Potrebbe essere che le api impollinino dei fiori rossi prima di impollinare i fagioli cosi ne vengono alcuni cosi??!
Non so se avete capito
ciao,
Mi piacerebbe seminare I borlotti Che ho portato dalla sicilia (vivo in California). Ho visto dalle foto Che le vostre piantine crescono a cespuglio. Mia figlia ha piantato un Fagiolo x caso ma la piantina e’ cresciuta in altezza, e’ quasi un metro…..(era un Fagiolo Bianco non un borlotto). Piantando il borlotto, mi cresceranno le piantine a cespuglio? Grazie